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Sommario
Il 3° segreto del Dimagrimento: Modulazione ormonale mediante l’alimentazione
Per alcune persone, specialmente i soggetti sportivi o che hanno difficoltà ad introdurre grandi quantità di cibo in un solo pasto, gli spuntini diventano essenziali. Spesso però lo spuntino crea molta confusione: non si sa cosa mangiare, non si sa come bilanciarlo, si finisce col mangiare a caso, spizzicando e introducendo una quantità spropositata di calorie vuote e non sazianti.
Ed è proprio così che questi stessi spuntini da alleati si trasformano nella maggiore causa di fallimento di una dieta oppure di calo di una performance sportiva.
Per questo motivo, può risultare particolarmente utile, in tutti quei soggetti che necessitano di controllare la loro alimentazione, sia a scopo dietetico sia a scopo funzionale, l’utilizzo di barrette energetiche, pasti integrativi o sostitutivi formulati in modo da apportare un maggior quantitativo di proteine rispetto a carboidrati e grassi.
Non bisogna mai dimenticare infatti quanto la regolazione ormonale incida, sia nel bene che nel male, sulla riuscita di una dieta o di una performance sportiva.
Ormoni insulinari e contro-insulinari hanno infatti un impatto decisivo sui processi di anabolismo e catabolismo che decidono se far pendere l’ago della bilancia verso lo sviluppo della massa muscolare e della forza e resistenza, oppure verso la perdita di queste.
Avendo spesso sapori molto palatabili, possono risultare molto utili durante una dieta ipocalorica, aiutando i pazienti a sopperire alla mancanza di “junk food” di cui devono fare a meno e soprattutto regolando l’omeostasi glicemica, se introdotti come spuntino la mattina o il pomeriggio.
I prodotti di questo tipo hanno poi un vantaggio enorme, ossia quello di consentire agli utilizzatori di colmare tre fondamentali carenze:
● tempo
● voglia
● conoscenza
Essendo sviluppate per rispondere a diversi tipi di esigenze, le barrette energetiche consentono infatti di guidare il paziente verso una nutrizione molto più sbilanciata in favore di uno o più macro-nutrienti e di controllare meglio la quantità di calorie giornaliere ingerite.
Inoltre, questo tipo di prodotto, avendo un altissimo valore nutrizionale, in relazione alle sue dimensioni (elevata densità energetica), consente di “nutrire” anche i soggetti più inappetenti o che avrebbero difficoltà a consumare un pasto nutrizionalmente equivalente.
Non bisogna infatti dimenticarsi che il nostro organismo non “legge” gli alimenti che noi mangiamo, ma li scompone nelle loro molecole costituenti. Pertanto un corpo in carenza di proteine, beneficerà in egual modo di una bistecca o di una barretta nutrizionale.
Ma in un mercato sempre più saturo, come scegliere il prodotto migliore o, quanto meno, un buon prodotto?
Un’attenzione particolare va rivolta al bilanciamento dei valori nutrizionali. Capita molto frequentemente infatti che quest’ultimi siano estremamente sbilanciati.
Un esempio è rappresentato dai prodotti con quantitativi proteici scarsi, ma con una percentuale di grassi e/o zuccheri semplici, altissima giustificata esclusivamente da motivi di gusto.
Creare un prodotto efficace e contemporaneamente gradevole risulta infatti molto complicato portando i produttori all’utilizzo di ingenti quantità di oli e burri vegetali e dolcificanti artificiali.
Un’importante parentesi deve essere aperta proprio su questi ultimi componenti che, nonostante si possano rivelare sicuramente vincenti dal punto di vista dell’apporto calorico, si sono dimostrati quasi fallimentari dal punto di vista dell’impatto biochimico e fisiologico.
Anche volendo ignorare il fatto che, ad oggi, non si conoscano ancora totalmente i loro effetti sul corpo umano, la cosa più preoccupante è che proprio loro, prodotti per essere utilizzati come “dietetici”, siano in grado di indurre frequentemente iperfagia e disfunzioni della flora intestinale.
Assumere prodotti composti prevalentemente da molecole di sintesi chimica, potrebbe quindi rivelarsi non solo inutile, ma perfino controproducente.
Anche utilizzare sempre prodotti contenenti proteine di derivazione completamente animale, potrebbe non essere una scelta vincente. Non possiamo infatti ignorare l’alto effetto infiammatorio sistemico esercitato dal latte e dai suoi derivati.
Sarebbe quindi buona abitudine prediligere prodotti di derivazione vegetale o quanto meno alternare il loro utilizzo alle proteine animali, proprio come si farebbe in un regime dietetico salutare ed equilibrato.
Ovviamente, anche tra i prodotti di derivazione vegetale è importante saper selezionare la fonte di derivazione proteica, evitando il più possibile la soia, i cui effetti di stimolazione ormonale non sono ancora del tutto chiari.
Anche la ripartizione dei nutrienti è, a mio parere, fondamentale.
Per essere certi di avere un prodotto utilizzabile indistintamente in vari momenti della giornata (spuntino veloce durante la mattinata, ma anche come pre o post workout o come spuntino serale dopo la cena), il mio consiglio è di scegliere una ripartizione simile a quella consigliata dalla dieta a zona di Barry Sears, il suo fondatore:
● 40% di carboidrati A BASSO INDICE GLICEMICO, utili per controllare gli attacchi di fame
● 30% di Proteine, conferenti senso di sazietà
● 30% di grassi, conferenti gusto e palatabilità.
Dottor Fabio Gregu
Specialista in Scienza dell’alimentazione
Biologo e Nutrizionista
Master in Fitoterapia e integratori alimentari
Esperto in Medicina funzionale
Direttore scientifico Diamond Sport
Membro Comitato scientifico Diamond Life
Pacchetto Dimagrante
Per rispondere a queste esigenze di gusto e corretta proporzione tra macro-nutrienti, Diamond Life ha realizzato un prodotto innovativo e veramente efficace con Materie Prime Naturali che rappresenta un punto di eccellenza nel settore.
La soluzione che Diamond Life ha elaborato è rappresentata dalle Barrette con proporzione tra nutrienti 40-30-30. Potrete scegliere tra le barrette Gianduia o Cocco con proteine vegetali del pisello, in confezioni da 20 pezzi a 75 euro, oppure le barrette gusto Crostatina Albicocca e Tiramisù con proteine isolate del latte in confezioni da 12, al prezzo di 47 Euro.