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Vitamina D3: benefici per numerose funzioni fisiologiche.
Fondamentale per la salute delle ossa, la vitamina D esercita, in realtà, tanti altri effetti favorevoli per l’organismo, spesso poco noti.
Nota da decenni per il suo ruolo insostituibile nell’assicurare un efficiente metabolismo osseo fin dalla nascita e durante tutto il corso della vita e nel prevenire l’osteoporosi e le fratture da fragilità in età avanzata, la vitamina D è in realtà un composto estremamente versatile implicato in innumerevoli funzioni fisiologiche fondamentali.
Le ricerche condotte negli ultimi vent’anni hanno indicato che mantenere adeguati livelli plasmatici di vitamina D è necessario non soltanto per assorbire il calcio e il fosfato e fissarli in ossa e denti, ma anche per ridurre il rischio di sviluppare patologie a carico di vari organi e apparati e fenomeni degenerativi legati all’invecchiamento, nonché per garantire il benessere generale dell’organismo a ogni età.
Una delle fonti principali di vitamina D, è l’esposizione ai raggi UVB, tant’è che si raccomanda l’esposizione al sole di gambe e braccia per 5’-10’ nei primi mesi estivi e al termine dei mesi estivi in quanto l’esposizione inadeguata alla luce solare (mesi più caldi ad orari non adeguati) è associata allo sviluppo di differenti carcinomi.
Esistono anche alcune buone fonti alimentari di vitamina D3, rappresentate soprattutto dai pesci grassi dei mari del Nord cosi come l’olio di fegato di merluzzo, i funghi secchi e i funghi shiitake secchi (giapponesi).
Dopo l’assorbimento intestinale, la vitamina D viene trasformata nei reni nella sua forma biologicamente attiva, ovvero il CALCITRIOLO.
FUNZIONI PRINCIPALI DELLA VITAMINA D
- REGOLAZIONE DELL’OMEOSTASI DEL CALCIO;
- FUNZIONE ANTI-CARCINOGENICA;
- ATTIVITÀ ANTI-AUTOIMMUNE.
BENEFICI TERAPEUTICI DELLA VITAMINA D
La vitamina D è indispensabile per assorbire il calcio e il fosfato a livello intestinale e per mediarne l’utilizzo da parte delle cellule dell’osso.
Un inadeguato apporto di vitamina D, espone al rischio di sviluppare malformazioni scheletriche nell’infanzia (rachitismo), di non raggiungere il picco di massa ossea al termine dell’accrescimento.
E’ inoltre importante in caso di:
- MALATTIE CARDIOVASCOLARI: uno studio ha dimostrato che una carenza di vitamina D è risultata essere una causa di insufficienza cardiaca.
- IPERTENSIONE: la pressione sanguigna è più alta in inverno, persone ipertese, trattate con luce UV 3 volte a settimana per 6 settimane, hanno visto diminuire significativamente la loro pressione sanguigna e i livelli di vitamina D sono aumentati del 162%.
- DIABETE: bassi livelli di vitamina D sono associati a resistenza insulinica.
- ARTROSI: la progressione della malattia viene ampiamente rallentata da un adeguato apporto di Vitamina D.
- DEPRESSIONE: uno studio ha rivelato che 44 soggetti, carenti di vitamina D e con sintomi depressivi, supplementati con 400 (10μg) o 800(20μg) UI di vitamina D hanno avuto un significativo miglioramento dell’umore.
- EMICRANIA, MAL DI TESTA: uno studio ha mostrato come donne in carenza di vitamina D, la somministrazione giornaliera di 1200mg di calcio e 1200-1600 UI di vitamina D, hanno ridotto la frequenza, la durata, e la severità dell’emicarania.
- SINDROME DELL’OVAIO POLICISTICO: la carenza di vitamina D è una condizione comune nelle donne affette da questa sindrome, e si è evidenziato che l’integrazione con vitamina D, ha normalizzato il ciclo mestruale.
- MANTENIMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE: la vitamina D influenza la sintesi di proteine e alcune evidenze indicano che quando il muscolo è carente di vitamina D, c’è una minor efficienza nel movimento, nonché un maggior rischio di riduzione della massa (sarcopenia).
- CONDIZIONI INFIAMMATORIE: protegge l’organismo da malattie infettive di natura virale o batterica.
- OSTEOPOROSI: un inadeguato apporto di vitamina D può generare condizioni di osteopenia già a partire dai 35 anni e osteoporosi in età avanzata (soprattutto nella donna in post menopausa, quando i livelli degli ormoni estrogeni si riducono drasticamente e smettono di proteggere l’osso).
- FIBROMIALGIA: un’integrazione con vitamina D determina un miglioramento della percezione del dolore, nonché una riduzione dello stress durante il periodo in acuto.
Fonti:
– Kini, S., et al., “A reversible form of cardiomyopathy” J. Postgrad Med 2003; 49(1):85-7.
– Krause, R., et al., “Ultraviolet B and blood pressure” Lancet 1998; 352(9129):709-10.
– McAlindon, T., et al., “Relation of dietary intake and serum levels of vitamin D to progression of osteoarthritis of the knee among participants in the Framingham study” Ann Int Med 1996; 125(5):353-9.
– Thys-Jacobs, S., et al.,”Vitamin D and calcium dysregulation in the polycystic ovarian syndrome”, Steroids 1999; 64(6):430-5
– Chiu, K., et al., “Hypovitaminosis is associated with insulin resistance and beta cell dysfunction” Am J. Clin Nutr 2004; 79:820-5.
– Thys-Jacob S., “Vitamin D and Calcium in menstrual migraine”, Headache 1994; 34(9):544-6
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