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Sommario
Il nostro organismo è una macchina perfetta, in grado di proteggere naturalmente il corpo dagli agenti esterni, utilizzando le sostanze assunte quotidianamente con l’alimentazione. Tuttavia in alcuni casi l’alimentazione può non bastare, infatti sempre più persone soffrono di immuno-deficienza (difese immunitarie basse). In questo caso l’organismo non funziona correttamente, avendo difficoltà nel respingere le possibili minacce, causando diverse alterazioni a livello sistemico più o meno serie fino alla comparsa di vere e proprie patologie anche a carattere autoimmune.
Una valida soluzione per rafforzare le difese immunitarie è rappresentata dagli integratori alimentari naturali e biologici come il SUPER NATURAL IMMUNO DIAMOND LIFE, che consentono di aumentare e modulare le linee di difesa immunitaria contrastando efficacemente eventuali aggressioni. I suoi componenti attivi quali la Lattoferrina, la Quercitina, la vitamina C in forma liposomiale e lo zinco, rappresentano per loro natura il mix ideale ad assolvere tutti i processi difensivi. Nello specifico:
Lattoferrina
La lattoferrina è una proteina prodotta sia dalle secrezioni ghiandolari dei mammiferi sia dai globuli bianchi. Appartiene alla famiglia delle transferrine, si lega al ferro e ne permette il trasporto nel sangue partecipando cosi all’ossigenazione di tutto il sistema uomo. La capacità di legarsi al ferro è una delle azioni che questa proteina compie nell’organismo così come il suo ruolo a livello sistemico nei meccanismi chiave sul sistema immunitario innato e acquisito.
La lattoferrina agisce elettivamente nei confronti delle infezioni, l’azione antibatterica è data in parte dall’intrusione nella fase di attaccamento dei patogeni alle cellule ospiti e in parte alla capacità di inglobare ferro. Tolto dalla circolazione, ma conservato in preziose molecole di protezione, il ferro è reso indisponibile come risorsa per i batteri che altrimenti lo utilizzerebbero per proliferare. Per quanto riguarda l’azione antivirale, la lattoferrina attira il patogeno verso propri recettori tanto da penetrarne la barriera protettiva colpendo direttamente l’RNA del virus, interferendo con la replicazione e la sua propagazione.
Oltre ad influenzare il sistema immunitario innato, la lattoferrina agisce anche come anello di congiunzione, mediando direttamente le funzioni della prima linea di difesa al sistema immunitario adattivo. Con un’azione diretta, influirebbe sulla proliferazione e la maturazione delle cellule T e delle cellule B, queste ultime, fondamentali nell’acquisizione dell’immunità in quanto presentanti l’antigene.
Complementare all’azione antivirale, è l’azione antiinfiammatoria. Nelle cellule infette, QUINDI infiammate, la lattoferrina agirebbe direttamente regolando la produzione di alcune Interluchine proinfiammatorie (IL6) e regolando la sensibilità dei mediatori del ferro. Questo meccanismo permetterebbe di mantenere un livello di omeostasi interna senza interferire con i meccanismi protettivi dell’infiammazione. Le funzioni della lattoferrina sono molteplici: previene l’anemia da mancanza di ferro in quanto lo ingloba dalle fonti vegetali attraverso le pareti dell’intestino favorendone la conversione in molecola “biodisponibile” permettendone la conservazione e facilitando la distribuzione a livello dei tessuti. Previene l’ossidazione: il ferro è un elemento di vitale importanza per la salute ma essendo prono all’ossidazione, non deve circolare in modo anomalo, ecco perché il ruolo “inglobante” della lattoferrina è importante anche a livello circolatorio, in quanto mantiene sotto controllo l’ossidazione di questo minerale. Quando il ferro è presente in eccesso, genera specie reattive dell’ossigeno (ROS), provocando la sua capacità di rilasciare elettroni all’ossigeno. La formazione di ROS danneggia le proteine, le membrane lipidiche e il DNA, causando danni ai tessuti e insufficienza d’organo.
Quercitina
E’ un flavonoide dalle notissime qualità antiossidanti, possiede rinomate doti anti istaminiche e antiossidanti, nonché un’azione antivirale specifica. Insieme ad altri bioflavonoidi, la quercitina è essenziale per la protezione dall’ossidazione della vitamina C. Le proprietà di assorbimento e deposito dei bioflavonoidi sono molto simili a quelle della vitamina C.
Nota principalmente per la sua attività antiossidante, ha mostrato una ampia varietà di azioni biologiche, tra cui attività anti-cancerogene, anti-infiammatorie e anti-virali; è in grado di attenuare la perossidazione lipidica, l’aggregazione piastrinica e la permeabilità capillare. È un antiossidante in grado di ripristinare il tocoferolo, dopo che questo si è trasformato in radicale libero, è in grado di frenare la produzione di ossido nitrico. Recentemente sono state evidenziate importanti azioni modulatorie sulla risposta immunitaria ed altre funzioni come l’eradicazione e l’inattivazione virale, inibizione la replicazione virale, modulazione dei processi cellulari patologici indotti da virus, riduzione dei biomarcatori legati ad infiammazione e stress, riduzione dei radicali liberi nel plasma, promozione della risoluzione del danno collaterale ed il ripristino della funzione lesa, modulazione della stabilizzazione dei mastociti (azione anti-fibrotica) e agente importante nel riassorbimento dello zinco cellulare indispensabile nel contrastare gli effetti negativi dei radicali liberi e i processi di invecchiamento cellulare a essi legati, stimolando il sistema immunitario. Questa molecola può essere associata con altre sostanze indiscutibilmente essenziali al sistema immunitario come la vitamina C e lo Zinco. L’associazione con la vitamina C aumenta la biodisponibilità della Quercetina, interrompendo l’ingresso, la replicazione e l’attività enzimatica dei virus e allo stesso tempo sostenendo e rinforzando la risposta immunitaria. La somministrazione abbinata di Quercetina e vitamina C risulta strategica per la prevenzione e il trattamento di diversi virus respiratori, risultando efficace nella cura delle malattie da raffreddamento.
Vitamina C liposomiale
La forma liposomiale è sicuramente quella migliore dal momento che la sua biodisponibilità nel venire assorbita e/o trattenuta viene assicurata dall’intervento dei liposomi; piccole particelle sferiche che incorporano il principio attivo all’interno di un guscio fosfolipidico, in modo da migliorarne l’assorbimento a livello intestinale (o cutaneo). A livello intestinale, i complessi liposomiali vengono infatti veicolati al pari dei lipidi nel circolo linfatico (anziché nel circolo sanguigno), saltando così il metabolismo di primo passaggio a livello epatico (nel fegato) che ne può determinarne una significativa inattivazione. La vitamina C (Acido L-ascorbico) svolge un ruolo importante in una serie di funzioni metaboliche quali la difesa antiossidante, il sostegno del sistema immunitario, con effetti antinfiammatori e immunologici, attiva la sintesi del collagene e della carnitina, attiva l’acido folico (vit.B9), partecipa alla conversione del colesterolo in acidi biliari, regola l’assorbimento intestinale del ferro, stimola la conversione dell’amminoacido triptofano nel neurotrasmettitore serotonina. La vitamina C è idrosolubile ed è la vitamina più popolare per quanto riguarda l’utilizzo come rinforzo del sistema immunitario. La vitamina C è presente in elevate concentrazioni all’interno delle cellule del sistema immunitario, dove esercita un’azione antiossidante di protezione dai radicali liberi che possono causare danni al DNA.
Zinco
Lo zinco è un minerale che svolge un ruolo significativo nel rafforzare l’immunità, inibisce la replicazione virale e una sua carenza è legata a specifiche alterazioni del sistema immunitario e a un aumentato rischio di infezioni da patogeni. La riduzione dei livelli di zinco causa l’attivazione impropria delle cellule immunitarie e la disregolazione della citochina IL-6, una proteina che influisce sull’infiammazione cellulare. Il meccanismo è principalmente legato all’effetto di modulazione che lo zinco esercita sui geni che regolano questa citochina infiammatoria, riducendo il rischio di “tempesta citochinica”. La sua carenza è associata a un’infiammazione cronica. Inoltre, lo zinco sostiene la funzione del timo, del midollo osseo e della milza e favorisce lo sviluppo e la funzione dei linfociti T e l’attività dei macrofagi. Dal momento che non esistono nel corpo dei depositi di zinco, è necessario un suo apporto continuo con l’alimentazione e l’integrazione.